La birra è da sempre una delle bevande alcoliche più amate: leggera e gustosa, può assumere una vasta gamma di sapori e aromi a seconda della sua preparazione. Prima ancora di parlare di ‘gusti’ però, la birra viene tendenzialmente divisa in categorie a seconda della sua fermentazione.

Cosa è la fermentazione della birra?

La fermentazione è uno dei momenti più importanti nella realizzazione della birra: è la fase in cui il mosto, stato primordiale della birra, inizia a trasformarsi e ad assumere le sembianze della bibita tanto amata da tutti.

Questo fenomeno si presenta quando i lieviti attaccano gli zuccheri contenuti nel mosto, questa reazione fa sì che vengano sviluppati alcol e anidride carbonica.

Va ricordato inoltre che questo processo ha luogo in un ambiente completamente anaerobico, e cioè in mancanza di ossigeno (nel caso infatti la fermentazione abbia luogo in un luogo esposto all’aria, la birra che ne viene prodotta non si chiamerà birra ad alta fermentazione, ma birra a fermentazione spontanea).

Andando ancora più nel dettaglio, il processo di fermentazione si divide in due parti principali:

  • la fermentazione stessa;
  • la maturazione, che permette di avere l’alta fermentazione.

Le birre alta fermentazione

Cosa differenzia una birra ad alta fermentazione dalle altre?
Per produrre questo tipo di birra vengono utilizzati dei ‘Saccharomyces cerevisiae‘, prodotti che appartiene alla famiglia dei lieviti, che viene aggiunto al mosto (viene anche comunemente chiamato ‘lievito di birra’).

L’unione del lievito e del mosto, se posti a una temperatura compresa tra i 12 e i 23 gradi, permette la fermentazione del composto, la quale in questo caso avverrà in tempi abbastanza rapidi viste le alte temperature.

Una volta che i lieviti si sono esauriti, e hanno smesso di ‘fermentare’, quello che rimane del composto sale verso l’alto del contenitore dove si trova (fermentatore), grazie all’effetto dell’anidride carbonica, ritrovandosi a galleggiare sulla superficie: proprio da qui deriva la denominazione della birra ad alta fermentazione.

Il sapore complesso e corposo delle birre ad alta fermentazione è dovuto proprio al ceppo dei lieviti, che presentano un gusto forte ed espressivo, i quali fermentando, ne imprimono il sapore nella birra.

Alcuni tipi di birre alta fermentazione

Le birre ad alta fermentazione, ossia le Ale, la denominazione della maggior parte di birre realizzate con tale processo, sono ad esempio: la Pale Ale della Gran Bretagna, Weiss e Kolsh della Germania oppure l’ American Pale Ale dell’America.

All’interno delle birre ad alta fermentazione si tuttavia possono trovare anche dei casi particolari, come le birre rifermentate in bottiglia. In cosa consiste tale processo?

Al termine della produzione che abbiamo visto poche righe sopra, si aggiunge alla birra una quantità di mosto e lievito aggiuntiva (o anche del semplice zucchero); questo processo intensifica ancora di più l’aroma e la corposità della birra.

Una volta conclusa anche questa fermentazione è possibile imbottigliare. La rifermentazione in bottiglia è una tecnica che appartiene principalmente alle birre Trappiste e a quelle di Abbazia.